Artisti e
Artigiani a Leivi
Nei propositi degli organizzatori, la
mostra “artisti e artigiani a Leivi” voleva
rappresentare un’occasione per far conoscere e dare una certa
visibilità a quanti, professionisti o semplici appassionati che vivono
e/o operano a Leivi, si dedicano all’arte e all’artigianato:
un’occasione che in molti hanno colto, riscuotendo un grande successo
di pubblico.
Doppia, di conseguenza, la
soddisfazione degli organizzatori, appunto perché numerosi hanno
esposto le loro creazioni e, altrettanti le hanno ammirate con piacere.
Artisti e
Artigiani a Leivi
In
linea con lo spirito che l’ha animata, la rassegna si caratterizza per
una grande varietà; si sono potuti ammirare dipinti, realizzati con
svariate tecniche, sculture, fotografie, inoltre pure l’arte del
fumetto ha trovato una sua espressione, grazie a qualche specimen dei fumetti di Andrea
Cuneo.
In particolare, le tele esposte sono dipinte, per la maggior parte, con
colori a olio, anche se Orietta Fusinati nelle pitture sull’ardesia, predilige
l’acrilico, come pure Carla Cecere, che, espone
alcuni acrilici su tela e maioliche dipinte, al pari delle tele, con
colori senza piombo (ossidi e minerali). I soggetti sono svariati, si
possono ricordare i ritratti di Maria Oneto e di Giovanni Belrio, i paesaggi
di Daniele Celle; in alcuni poi, “il protagonista” è
il colore, spesso vivace, come nelle tele di Carla
Cecere, di Armando Lombardi e
di Tata
Ferrero.
Per quanto riguarda la scultura, in esposizione troviamo alcune creazioni
davvero originali, come quelle in ferro, ulivo e acacia di Alessandro
Borgatti;
Filippo Di Martino predilige il vetro e il plexiglas.
Meritano un accenno anche gli scatti di Andrea Musto e Serena Circella, che hanno immortalato momenti di
vita quotidiana.
Nella mostra
anche l’artigianato locale ha avuto un suo spazio. Troviamo in
esposizione alcune opere di falegnameria realizzate da Angelo
Sanguineti (Passuin)
e Dario Zucchi, titolare della Zucchi Falegnami, bottega artigiana dalla lunga storia, e
gli oggetti in legno di ulivo realizzati da Cesare
Ferrando, così come gli oggetti in ferro di Marco e Stefano Figoli; infine, i
pizzi al tombolo di Lina Cevasco
ci
testimoniano un’arte che in pochi sanno ancora tramandare.
Da menzionare
ancora le piccole sculture naif di Marina Siccardi e un piccolo
campionario di addobbi da chiesa di Alberto Sanguineti.
Dunque,
questa iniziativa, nata un po’ in sordina, poi si è rivelata un
successo, grazie all’impegno e all’entusiasmo degli organizzatori e dei
partecipanti: attendiamo una replica il prossimo anno, con l’augurio
che riscuota un analogo favore.
Chiara Margaritelli
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