Mentre
mi accingo a scrivere questa breve presentazione del Premio LA TORRE non
posso non ricordare il plico di pubblicazioni, italiane e non, che parlano
di Cà Peo
e del suo patron che mi sono passate per le mani durante l'organizzazione
di questo depliant.
Frasi poetiche
sul locale e sul paesaggio che lo circonda, parole esaltanti sui piatti,
elogi alla fornitissima cantina scritti da famosi giornalisti vanificano
ogni tentativo da parte mia di dire qualcosa di originale e mi fanno desistere
dall'impresa. Sottolineerò solo che il Premio è stato assegnato
all'unanimità, segno questo che ognuno di noi, che rappresentiamo
varie componenti, leivesi D.O.C. e immigrati, di questo sparpagliato paese,
ha capito che Cà Peo
è una ricchezza per Leivi, da ammirare e da premiare.
(Mirna Brignole, Presidente Centro di
Cultura "LA TORRE")
|
Ritengo che annoverare fra i propri concittadini
qualcuno che ha dato con dedizione, intelligenza, sacrificio e sapiente
applicazione lustro ed onore alla propria città sia motivo di forte
e gratificante orgoglio. Nella società attuale, dove i valori sfuggono
e quasi sembrano non appartenerci più, ci accorgiamo invece, approfondendo
e verificando questa tendenza, che ciò corrisponde per fortuna solo
parzialmente a verità.
E infatti ci sono ancora tante persone che
nello svolgimento delle loro attività quotidiane riescono a trasferire
tutta la propria capacità creativa e soprattutto tanta passione.
E' il caso di Franco
e Melly Cà Peo che hanno saputo trasformare
una casa rurale in raffinato ristorante di alta classe.
Franco Solari e consorte meritano questo riconoscimento
dell'Amministrazione Comunale di Leivi.
(Antonio Giorgio Solari, sindaco di Leivi)
|
|